Esternalizzazioni Scuole. Quando la politica sfocia nel surreale

Abbiamo assistito ad un balletto surreale, ridicolo e degradante, relativamente ai propositi dell’amministrazione sul futuro dei servizi educativi e scolastici locali. Prima, la bomba dell’esternalizzazione di due scuole materne, caduta dal cielo senza alcun preavviso, disattendendo qualsiasi buona prassi che sempre deve contraddistinguere il rapporto tra amministrazione e cittadinanza. Non solo una decisione imposta in assenza di un percorso partecipato, o quantomeno condiviso, ma addirittura evitando di informarne preventivamente i diretti interessati, i lavoratori del servizio e le famiglie che usufruiscono dello stesso e che contano su di esso. È stato compromesso il rapporto fiduciario curato dalle precedenti amministrazioni. Il successivo passo indietro del Sindaco non tranquillizza, e anzi lascia intravedere una imperdonabile leggerezza. 

La materia è vasta. I soggetti coinvolti molteplici. E le ricadute delle scelte amministrative in ambito sociale, culturale ed economico, risultano profonde e difficilmente reversibili. In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, la condivisione deve essere la più ampia possibile, oscillazioni e approssimazione non possono che convincerci della mancanza di una prospettiva a medio e lungo termine, di un’idea precisa, di un progetto per la scuola d’infanzia nel nostro territorio. La mancanza di consapevolezza di quanto cruciali siano i servizi educativi 0-6 anni per lo sviluppo e il benessere della nostra città è sempre più evidente. La valenza di altissimo profilo acquisita dal percorso formativo seguito in questi decenni nel nostro territorio andrebbe preservata. E’ possibile che i membri della giunta e lo stesso Sindaco siano troppo distratti dai festival estivi per conoscere ed avere ben presente il percorso virtuoso e di eccellenza che il Comune di Ferrara fin qui ha seguito sul tema scuola ed educazione.

E’ dimostrato che una società che agisce precocemente con programmi di intervento sulla popolazione fin dai primi anni di vita, promuovendo educazione e istruzione, ne ricava considerevoli benefici, perché questo favorisce di per sé nel corso del tempo maggiore produttività e forza lavoro per l’intero paese. Le stime dimostrano che gli interventi educativi precoci hanno un alto rapporto costi-benefici: se un minore è motivato a socializzare, ad apprendere ed essere qualitativamente impegnato fin dai primi anni di vita, è più facile che da adulto possa riuscire a integrarsi nella vita sociale ed economica con migliori risultati. I  bambini che frequentano scuole e servizi educativi fin dai primissimi anni di vita hanno minore probabilità di insuccesso scolastico. Tutto questo per dire quanto gli effetti di un serio investimento in educazione sul piano sociale siano importanti e come ciò abbia contribuito anche nel nostro paese allo sviluppo delle stesse comunità. La nostra città ha dimostrato grande lungimiranza, promuovendo importanti politiche di investimento delle risorse pubbliche nella realizzazione di servizi per l’infanzia destinati a tutta la cittadinanza già nel dopoguerra, grazie ad uno straordinario supporto di tutte le reti femminili. Questo investimento si è consolidato nel corso degli anni sino a determinare un riferimento modello di riferimento per percorsi integrativi ed educativi. 

Le esternalizzazioni, peraltro prive di ragioni di bilancio, certo non consentiranno di proseguire lungo questo tracciato. Per tali ragioni ci opporremo con tenacia ad ogni eventuale provvedimento che proponga ulteriori esternalizzazioni dell’attuale sistema educativo scolastico comunale, coinvolgendo tutte le famiglie, perché si tratta di decidere della qualità della vita della nostra città, come la storia di decenni ci ha dimostrato.

Coalizione Civica Ferrara

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