FUTURA! – La prima festa di Coalizione Civica Ferrara

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COMUNICATO STAMPA
FUTURA! – La prima festa di Coalizione Civica Ferrara
Sabato 20 settembre 2025 – Spazio Grisù, ore 17.00 – 24.00

Coalizione Civica Ferrara annuncia FUTURA!, la sua prima grande festa di tesseramento, in programma sabato 20 settembre 2025 presso Spazio Grisù (via Poledrelli 21, Ferrara), dalle 17.00 alle 24.00.

Dopo un percorso di confronto interno e di rinnovamento del gruppo nel luglio 2025, Coalizione Civica sceglie di tornare in città con un momento pubblico che unisce approfondimento politico, cultura e convivialità. FUTURA! vuole essere un’occasione per aprire le porte della coalizione a nuove energie e idee, consolidando una rete di cittadine e cittadini pronti a immaginare e costruire una Ferrara più giusta, inclusiva e sostenibile.

Inclusione, politica dal basso e visione sul futuro sono le tre direttrici che ispirano questa giornata: un pomeriggio e una serata pensati per discutere di città, diritti e democrazia, ma anche per conoscersi e condividere un momento di festa.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

  • Ore 17.00 – Apertura festa
    Accoglienza e avvio delle attività.

  • Ore 17.30 – Presentazione di Coalizione Civica Ferrara
    Un momento per raccontare il percorso di rinnovamento, le battaglie in corso e la visione collettiva per il futuro.

  • Ore 17.45 – Intervento di Grisù451 a cura di Paolo Panzacchi

  • Ore 18.00 – Incontro con Emily Clancy e Silvia Salis
    Dialogo sulla politica cittadina e sulle sfide delle amministrazioni locali con Emily Clancy, vicesindaca di Bologna, e Silvia Salis, sindaca di Genova. Modera Stefania Andreotti de La Nuova Ferrara.

  • Ore 19.15 – Intervento di ADI Ferrara a cura di Giulia Rossi
    Approfondimento sulle condizioni di chi fa ricerca in Italia, con l’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia.

  • Ore 19.30 – Presentazione del libro “Tutto il mondo è cosa mia. Rossana Rossanda”
    L’autrice Giorgia Antonelli dialoga con Arianna Poli (Coalizione Civica Ferrara) sulla figura di Rossana Rossanda e sulla sua eredità politica e culturale.

  • Ore 20.30 – Intervento di Vogliamo Tutt’Altro Ferrara – Assemblea Lavorat_ Spettacolo a cura di Chiara Tarabotti
    Testimonianze e riflessioni sulle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo.

  • Dalle ore 20.30 – DJ set e festa
    Musica e chiacchiere insieme per chiudere la giornata, fino alle 24.00.

Per tutta la durata dell’evento saranno attivi:

  • lo Swap Party dal mondo, organizzato da Cittadini del Mondo e Coalizione Civica Ferrara, un’occasione di scambio e riuso creativo di abiti e oggetti;

  • i banchetti informativi di Mediterranea Ferrara, Arci Ferrara, ADI Ferrara, Cittadini del Mondo, Grisù451, Forum Droghe e la Società della Ragione per conoscerne attività, progetti e campagne.

Con FUTURA!, Coalizione Civica Ferrara riafferma il proprio impegno a essere uno spazio politico aperto, inclusivo e capace di costruire proposte dal basso. La festa sarà anche l’occasione per aderire ufficialmente al progetto, sottoscrivere la tessera e incontrare le persone che lo animano.

Ferrara non è un palco elettorale

Nelle ultime settimane abbiamo assistito, da parte dell’amministrazione comunale e dei suoi comunicatori, alla costruzione di una caricaturale contrapposizione tra chi vorrebbe una città viva, piena di concerti e chi, al contrario, protestando per i disagi, sognerebbe il ritorno a una città priva di iniziative. Il racconto di una Ferrara culturalmente morta, prima del salvifico arrivo della giunta Fabbri, sarebbe persino risibile, se non avesse convinto molte e molti cittadini ferraresi, che hanno salutato, due anni fa, il concerto di Bruce Springsteen come l’avvento di una nuova era. La storia di Ferrara è, in verità, quella di una città che negli ultimi trent’anni ha puntato sulla cultura e, anche, sull’organizzazione di grandi eventi musicali. Numerosi – ed è persino superfluo nominarli – sono stati i musicisti, le band che hanno fatto la storia della musica internazionale che hanno calcato i palcoscenici cittadini.

La manipolazione del dibattito su questi temi fa sì che ai cittadini e alle cittadine venga posta un’alternativa secca: o così oppure niente. Eppure la costruzione di una politica culturale richiederebbe partecipazione e condivisione, ascolto delle persone coinvolte, progettualità e competenze. Tutte cose che, negli ultimi anni, sono mancate.

I concerti sono una grande opportunità, non solo per ragioni turistiche (non tanto per l’afflusso dei turisti, ma perché aiutano la città a farsi conoscere), ma anche per ragioni culturali. La possibilità per i cittadini di godere della musica e – più in generale – della cultura è un diritto sociale, tanto quanto quello di curarsi, di istruirsi, di lavorare. Né va dimenticato che lo spettacolo è un importante settore economico e che le lavoratrici e i lavoratori – spesso precari – del settore musicale, meritano lo stesso rispetto di tutte e tutti gli altri.

La contestazione riguarda piuttosto il come si costruisce una programmazione, quali sono gli obiettivi che ci si prefigge e come li si propone alla città. La giunta Fabbri, avendo vinto le elezioni, ha avuto il diritto di proporre la propria politica culturale. Noi però abbiamo il diritto di sostenere che le scelte fin qui effettuate sono state ambigue e poco preveggenti in tutto il comparto culturale (è sufficiente menzionare ciò che sta accadendo a Palazzo dei Diamanti). Per quel che riguarda la musica si è scelto di sostenere un festival-contenitore, anziché privilegiare, come era stato fatto in passato, festival con un’identità più precisa e che rendevano Ferrara più identificabile. Non si tratta, vogliamo chiarirlo, di un giudizio sugli artisti né sui gusti del pubblico, ma di una valutazione su scelte che, pur compiute da privati, hanno un impatto pubblico, in termini di finanziamento e di spazi.

Proprio sugli spazi, d’altronde, sono emerse particolari criticità. La scelta del Parco Urbano per il concerto di Springsteen e, ora, di Vasco Rossi, ci appare sbagliata non solo per le preoccupazioni dei movimenti ambientalisti ma perché non è chiaro se Ferrara intende fare concorrenza a realtà più organizzate anche molto vicine a noi (Reggio Emilia, Bologna) nell’organizzazione di megaconcerti oppure se, come appare, questa scelta è dovuta ad esigenze elettoralistiche. Di nuovo, non si tratta di criticare gli artisti – ricordiamo bene la legittima felicità di molti fan del Boss nel poterlo ascoltare in città – ma delle scelte politiche che ci sembrano poco lungimiranti. Il fatto che si siano dovuti aspettare due anni per vedere un altro “grande” concerto in una location che era stata attrezzata – un poco a tradimento – a quello scopo, dovrebbe far sorgere dei dubbi a tutte le cittadine e a tutti i cittadini sulle reali possibilità di organizzare grandi eventi in un contesto già saturo – e in costante difficoltà – come quello dei concerti in Italia.

Altrettanto sbagliata ci appare la scelta di quest’anno di Piazza Ariostea come spazio per il Ferrara Summer Festival, che ha peggiorato, se possibile, il già assai discutibile posizionamento in Piazza Trento e Trieste, che veniva sequestrata per un intero mese. Piazza Ariostea non è un luogo adatto per i concerti, come ha ricordato recentemente l’ex assessore Alberto Ronchi, menzionando esperienze passate poi archiviate, per motivi legati all’acustica, alla presenza di residenti molto vicini alla piazza e della coesistenza con un importante asse viario cittadino. L’abbandono di Piazza Castello – evidentemente considerata troppo piccola dagli organizzatori – ci appare una scelta decisamente errata. Così come lo è la scelta di liquidare le critiche dei residenti per concerti e feste il cui impatto e la cui durata, assai più lunga di quella degli anni passati, sono significative, senza proporre soluzioni alternative. L’amministrazione pare tenere in conto solo gli interessi dei privati che organizzano, peraltro beneficiari di contributi pubblici spalmati fra amministrazione e partecipate.

Una città è, prima di tutto, una comunità. Siamo convinti che la maggior parte delle cittadine e dei cittadini ferraresi sarebbero felici di poter continuare a contribuire alla realizzazione di concerti e iniziative che rendono la nostra città ricca e vivace, se fossero coinvolti e ascoltati. L’equilibrio tra i diritti di tutti è difficile, ma non è impossibile. E sarebbe opportuno che si trovassero spazi e tavoli di ascolto e confronto quando si organizzano eventi culturali. Per evitare contrapposizioni che inquinano la vita della nostra comunità. Contrapposizioni che spingono alcuni a proporre, in maniera che noi non condividiamo, l’espulsione della musica e dei concerti dal centro della città. Oppure che giudicano musica e cultura a seconda dei propri gusti.

Al contrario noi pensiamo che i concerti debbano continuare a essere parte del tessuto culturale della città e del suo centro storico, ma vorremmo che si ragionasse di più su spazi, programmazione e progettualità e, soprattutto, che si aprissero spazi di confronto, perché Ferrara è di tutte e tutti noi e non solo di chi ha vinto le elezioni.

Coalizione Civica per Ferrara

21 Maggio. Sogni e Bisogni

martedì 21 maggio ore 21

SOGNI E BISOGNI
ovvero
esercizi di ascolto e confronto

incontro
con i candidati al Consiglio Comunale di Coalizione Civica Ferrara per Roberta Fusari Sindaca per le sfide del domani, i beni comuni, la dignità e i diritti, le nuove eccellenze.

Corrado Calessi tastiera
Raffaele Cirillo chitarra acustica
Paolo Concato chitarra acustica
Sakina Al Azami voce

Sala Macchine Consorzio Factory Grisù, Via Poledrelli 21, Ferrara